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Cos'è il sustainable aviation fuel (SAF)?

Il sustainable aviation fuel (indicato a volte come biocarburante, carburante rinnovabile per l'aviazione, carburante rinnovabile per jet, carburante alternativo o carburante biojet) viene sintetizzato da una vasta gamma di materie prime sostenibili al posto dei combustibili fossili. Alcune delle materie prime sostenibili utilizzate per produrre il SAF sono oli e grassi di scarto; rifiuti solidi urbani; rifiuti cellulosici (come i gambi del mais) e altre materie prime.

Riduzione delle emissioni di carbonio con il SAF

Rispetto ai combustibili fossili, il SAF porta a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) durante l'intero ciclo di vita del combustibile. Ciò include la CO2 necessaria per coltivare o produrre la materia prima utilizzata per generare il carburante e la CO2 necessaria per acquisire, trasportare e raffinare il materiale. L'analisi del ciclo di vita mostra che questo carburante fornisce riduzioni significative delle emissioni complessive di CO2 rispetto ai combustibili fossili. Le riduzioni di CO2 nel corso dell'intero ciclo di vita attraverso le diverse fonti di SAF puro possono raggiungere fino all'87%* rispetto al carburante convenzionale per jet. Negli anni futuri, i miglioramenti nel processo di produzione e l'uso di altri strumenti come la cattura del carbonio potrebbero vedere questa percentuale aumentare fino al 100% di riduzione di CO2. Questa significativa riduzione delle emissioni contribuirà grandemente al nostro obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050.

*quando le emissioni di gas serra ridotte sono calcolate confrontandone un'intensità di base di 94 gCO2e/MJ, che è l'intensità di carbonio del comparatore di combustibili fossili ai sensi della direttiva sulle energie rinnovabili 2018/2001/UE, le riduzioni di CO2 del ciclo di vita tra diverse fonti SAF possono arrivare fino all'87%.

Come utilizzare il SAF?

Le caratteristiche chimico-fisiche del SAF sono pressoché identiche a quelle del carburante convenzionale per jet. Il SAF può essere miscelato con il carburante convenzionale per jet e la miscela ottenuta è certificata esattamente allo stesso standard del secondo. I carburanti con queste proprietà sono denominati "carburanti drop-in", cioè carburanti che possono essere direttamente incorporati nei sistemi di rifornimento aeroportuali esistenti e a bordo degli aeromobili. Ciò consente l'utilizzo della stessa infrastruttura di rifornimento e non richiede l'adattamento degli aeromobili o dei motori.

Filiera produttiva del SAF

Le difficoltà che si incontrano nella filiera produttiva del Sustainable aviation fuel (SAF) si ripercuotono sull'impegno posto nella riduzione delle emissioni di carbonio in aviazione. Le irregolarità nella fornitura di materie prime idonee, che si traduce in costi elevati e scorte limitate, è il principale fattore che limita l'utilizzo di SAF. Le materie prime utilizzate nella produzione del SAF provengono da fonti come biomasse, oli esausti e scarti agricoli. Poiché queste risorse sono impiegate anche in altri settori, ottenere materie prime sufficienti per la produzione di SAF può essere difficile. Nel 2023, la produzione di SAF rappresentava solo lo 0,2% dell'uso globale di carburante per jet. Mentre la quantità miscelata con il jet fuel convenzionale va da 0,5 a 3%, è possibile utilizzarne al massimo il 50%.